Cultura

Il patrimonio culturale della Marca Fermana divide i suoi tesori in numerose discipline: principalmente architettura e pittura che traggono origini dal trascorso storico del territorio. Le chiese romaniche, i palazzi nobiliari ancora ben conservati, i quadri e le pitture murali dal prezioso contenuto artistico, i teatri, le biblioteche e i musei.  Un patrimonio diffuso nell’area del  Fermano in un percorso pressoché continuo di meraviglie da scoprire.

Il Barocco di Marca

Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento la civiltà umanistica e rinascimentale iniziò a risentire di una crisi socio-culturale destinata ad approdare dapprima nel Manierismo, poi nel Barocco.

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A cambiare fu fondamentalmente la percezione del mondo, della materia e dello spazio sulla base di alcune importanti scoperte che Niccolò Copernico, Galileo Galilei e Giovanni Keplero resero note proprio in quegli anni.

Con la comprensione che la terra non era più al centro del mondo e che essa, insieme ad altri pianeti, faceva parte di un sistema più grande che girava intorno al sole e l’universo, cambia anche la concezione della società in quanto quella passata era improvvisamente diventata priva di fondamento.

Questa nuova concezione porta l’uomo ad un iniziale senso di smarrimento ma che gradualmente si trasforma in una nuova considerazione di se stesso, abbandonando gli antichi schemi e raggiungendo una maggiore libertà personale sentendosi parte attiva della natura vasta e mutevole.

Superati gli sconvolgimenti della Riforma Protestante e della Controriforma, la Chiesa Cattolica era riuscita ad insinuarsi nelle coscienze dei dubbiosi attraverso un’arte grandiosa. Difatti fra la fine del XVI e i primi decenni del XVII secolo le favorevoli condizioni socio-economiche nonché la salda operazione di restaurazione cattolica attuata dalla Controriforma favorirono un vivace rinnovamento spirituale e culturale anche in zone come il Fermano.

Tuttavia i committenti furono spesso obbligati a cercare gli artisti al di fuori dei confini locali perché erano gli unici che sapevano interpretare correttamente il nuovo linguaggio artistico. Questo era fondato su di un complesso programma iconologico, in cui l’energia e la plasticità, la luminosità e la ricchezza erano le caratteristiche fondamentali. In architettura invece tutto fu progettato per sorprendere e impressionare lo spettatore che poteva soltanto lasciarsi rapire dalla monumentalità della composizione architettonica, dalla teatralità strutturale degli ambienti e dallo sfarzo di spazi maestosi e tesi all’infinito.

Punti di interesse
Ex Collegiata, Centro Storico,
63857 Amandola (FM)
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Piazza G. Leopardi n.6,
63838 Belmonte Piceno (FM)
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Via Roma, 1
63828 Campofilone (FM)
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Piazza della Libertà, 1
63837 Falerone (FM)
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Piazza del Popolo, 1
63900 Fermo (FM)
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Viale Trento, 29
63900 Fermo (FM)
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