Falerone

 

Falerone_museo_civico

Museo Archeologico "Pompilio Bonvicini"

ex convento San Francesco - Piazza della Libertà,1

Telefono: 0734/710750 (comune) - 333.5816389 (Ass.ne Culturale Minerva

E-mail: minerva.falerone@libero.it - segreteria@comunefalerone.it

Web: www.comunefalerone.it

 

LA SEDE E LE COLLEZIONI

La raccolta archeologica faleriense si è formata a partire dal 1777 e si è ampliata nei secoli successivi con i reperti venuti alla luce dal sito dell'antica Falerio Picenus (odierna frazione di Piane di Falerone). Il primo ordinamento museale faleriense risale al 1928 ed avvenne all'interno del palazzo comunale. L'esposizione attuale, nei locali dell'ex Convento di S. Francesco, risale al 1966.

L'allestimento museografico attuale dispone di uno spazio complessivo di circa 100 mq e si divide in tre sale con una sola vetrina e reperti lapidei liberi a terra, a parete o su appositi piedistalli. Considerando anche i materiali del deposito, il Museo faleriense conta trecento pezzi circa; di questi una piccola percentuale è costituita da materiale ceramico d'età pre-protostorica, mentre la restante parte della raccolta appartiene tutta alla civiltà romana. Trattasi per lo piu' di lapidi iscritte, sculture, elementi architettonici, tegole, anfore, mosaici, ecc... La quasi totalità del materiale qui conservato risulta di proprietà del Comune di Falerone e proviene esclusivamente dal sito dell'antico Falerio Picenus o dal suo ager, di cui sono visibili soprattutto i resti del teatro.

Tipologia : Archeologia

Il museo è attualmente chiuso a causa degli eventi sismici di ottobre 2016.

 

 

Falerone_parco_archeologicoParco Archeologico Falerio Picenus

Telefono: 0734/710750 (comune) - 333.5816389 (Ass.ne Culturale Minerva

E-mail: minerva.falerone@libero.it - segreteria@comunefalerone.it

Web: www.comunefalerone.it

 

Il parco archeologico è formato principalmente dall’area urbana dell’antica città di Falerio Picenus, integrata dalle attigue aree cimiteriali e dalle ville suburbane. L’intera area, per una estensione di circa 30 ettari, può sommariamente essere divisa in due parti: la prima, centrale, per buona parte intaccata dalla edificazione avvenuta dagli anni settanta in poi; la seconda, verso est e verso settentrione, sostanzialmente non urbanizzata, quasi totalmente coltivata, e dunque idonea ad interventi di ricerca e valorizzazione. L’intera estensione, praticamente pianeggiante, si sviluppa lungo la Strada Statale 210, con la superficie principale del lato nord sullo stesso asse viario. L’area è tagliata da via del Pozzo, che segue indicativamente la direzione dell’antico cardine; la strada che conduce al teatro ripercorre invece il decumano.

Il teatro si presenta ancora oggi come un monumentale edificio che, seppure saccheggiato nella sua decorazione, si staglia ancora isolato in mezzo alla campagna, all’ombra di una quercia, al termine di un breve vialetto.

È uno dei teatri romani meglio conservati delle Marche e viene tuttora utilizzato in estate per numerose rappresentazioni. Attualmente sono conservati e recentemente restaurati il primo e il secondo ordine delle gradinate (media e ima cavea), parte dell’edificio scenico, il prospetto del proscenio a nicchie circolari e rettangolari, alternate alla base del muro del frontescena.

La presenza del Museo Civico Archeologico a Falerone a circa due chilometri di distanza dall’area archeologica permette una conoscenza più approfondita dell’antica città romana, illustrandone gli aspetti della cultura materiale, delle produzioni artigianali (instrumentum domesticum) e delle manifestazioni artistiche locali (cippi e are funerarie, statue e sculture architettoniche) e fornendo preziose informazioni, attraverso la documentazione epigrafica sugli ordinamenti amministrativi e territoriali, su edifici e opere pubbliche. Oltre che nel locale Museo Archeologico di Falerone, nel quale sono tra l’altro esposte le statue d’epoca augustea provenienti dal teatro, molti resti della città romana sono conservati in diversi musei: mosaici pavimentali ai Musei Vaticani, e nel Museo Archeologico di Ascoli Piceno, una bella testa di Augusto e diversi frammenti architettonici all’Antiquarium di Fermo e nel Museo Archeologico nazionale delle Marche, ad Ancona.

 

Servizi

Museo accessibile ai disabili, Visita guidata, Attività didattiche/Laboratori, Sale per convegni e conferenze, Spazi per altre attività culturali, Spazi esterni, Pubblicazioni sul territorio e i suoi siti/musei.

 

Orari di apertura:
Gennaio: Festivi 15:30/18:30
Febbraio/Marzo: su prenotazione
Aprile/Maggio: Festivi 15:30/18:30
Giugno: Domenica e festivi 16:00/19:00
Luglio/Agosto: Sabato, Domenica e Festivi 16:00/19:00
Settembre: domenica 16:00/19:00
Ottobre/Novembre: su prenotazione
Dicembre: Festivi 15:30/18:30

Per info e prenotazioni: Ass.ne Minerva, cell. 333 5816389 - minerva.falerone@libero.it

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