Museo Diocesano | scheda ospitalità

63900 Fermo (FM)
Italia
Il Museo Diocesano è ubicato a fianco della Cattedrale Metropolitana, quasi un suo ideale prolungamento, nei locali dell'Oratorio e pertinenze della estinta Confraternita del Suffragio.
Il Museo vuole raccontare la storia e le espressioni artistiche di una vasta comunità, sparsa nella Arcidiocesi fermana che consta di ben 58 Comuni, tutti profondamente legati alla Cattedrale e a quanto significa. Le opere sono, infatti, una scelta di quelle conservate nel Tesoro della Cattedrale stessa, con l'aggiunta di altre provenienti dall'Arcivescovado, da chiese di Fermo e dalla Arcidiocesi. Vi sono esposte testimonianze di un arco di tempo che dall’arte paleocristiana giunge fino agli inizi del '900, ripercorrendo le diverse fasi costruttive della Chiesa, la presenza di insigni vescovi, i rapporti con il papato, la liturgia, la devozione. Poiché le suppellettili, gli arredi, i dipinti, i paramenti hanno sempre un preciso riferimento al culto cristiano nei molti secoli di storia e hanno impresse le norme delle diverse riforme liturgiche, spesso risultano di difficile interpretazione ed è arduo coglierne il valore, il significato, l'uso. Tutto ciò ha indotto a pensare e organizzare una esposizione per tipologie omogenee, seguendo poi, all'interno di ognuna di esse, epoche e stili. Le sezioni più ampie sono così costituite: Sala dell'Argenteria (Raffaelli) e Sale dei Paramenti sacri dal '600 agli inizi del '900.
Collocazione particolare è riservata alla Casula di San Tommaso Becket, frutto dell'arte tessile di origine araba datata 1116, donata alla Chiesa fermana dal vescovo fermano Presbitero, che l’aveva avuta in dono da San Tommaso quando erano compagni di studi a Bologna. La Quadreria poi si dispiega in due sale e raccoglie opere di celebri artisti: Marino Angeli, Vittore Crivelli, Carlo Maratta, Pomarancio, Corrado Giacquinto, Hayez, Luigi Fontana.
All'ingresso nella prima grande sala è raccolta la parte più cospicua del Tesoro della Cattedrale: il Messale De Firmonibus miniato nel 1436 da Ugolino da Milano, un messale miniato del XIII sec., la stauroteca di Pio III, il pastorale in tartaruga e madreperla dono di Papa Sisto V, il monumentale ciborio in bronzo dei fratelli Lombardi-Solari, sec. XVI.
Orario di apertura
Invernale (dal 1° settembre al 31 maggio) - Visita su prenotazione
Estivo (dal 1° giugno al 31 agosto) - Ore 10.00-13.00 / 16.00-20.00 (15 agosto chiuso)
BIGLIETTO D’INGRESSO
Biglietto singolo: Intero € 3,00 – Ridotto* € 2,00 – visita guidata supplemento € 2,00
* Riduzioni: bambini dai 6 ai 14 anni, adulti oltre 65 anni, gruppi composti da più di 15 persone
Tipologia : Arte Archeologia
Servizi : Biglietteria, Book-shop, Accesso per i disabili.
Notizie
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Il Fermano, come l’intera regione Marche, ha sempre dimostrato un vivo interesse nei confronti del teatro e della musica, tantoché studiando la storia dei vari centri urbani salta subito agli occhi la sua costante capacità di rispondere ai gusti di un pubblico critico e l’abilità nel ridefinire regolarmente gli ambienti adibiti allo spettacolo e all’esecuzione musicale.