Cripta Sant'Ugo
Via Sant'Ugo, 11
63812 Montegranaro (FM)
Italia
0734 89791
Descrizione

Quella che oggi viene denominata “cripta di sant’Ugo” era anticamente una piccola chiesa benedettina, addossata al colle, su cui si erge Montegranaro.

 

Era quindi originariamente posta al di fuori delle mura cittadine e fu inglobata ad esse solo in epoche successive. La tradizione orale vuole che vi abbia vissuto fino al 1250, il monaco silvestrino, Ugo degli Atti di Serra San Quirico che si dice abbia compiuto, in paese almeno cinque miracoli; di un di essi vi è traccia negli affreschi che adornano le pareti del lato sud-est della cripta (il beato Ugo che libera un fanciullo dalle fauci di un lupo).  Dopo la sua morte, avvenuta nel 1270, il monaco fu particolarmente venerato dai Montegranaresi, tanto che quella che ormai era chiamata cripta o chiesa sotterranea (rispetto alla chiesa dei SS Filippo e Giacomo edificata sopra di essa) fu da tutti chiamata cripta di S. Ugo. In realtà Ugo degli Atti non fu mai proclamato Santo, annoverato invece tra i Beati.

 

La particolarità ed il valore della cripta stanno nella sua forma lunga e stretta (unico esemplare nelle Marche: 26,40 di lunghezza, 3,40 di larghezza e 4,40 di altezza) e in un significativo ciclo di affreschi romano-gotico presenti al suo interno, che abbraccia epoche e scuole pittoriche differenti e di grande valore artistico, tanto da far parlare di un Maestro da Montegranaro e di un possibile rapporto con l’ambiente artistico umbro-fiorentino. La volta è a botte e conserva ancora , per una parte, l’antico affresco che riproduce, in un fondo azzurro, un cielo stellato di stile giottesco.

 

Lungo i lati, il ciclo narrativo presenta brani della vita di Cristo ed episodi di Santi legati alla iconografia benedettina.

 

Del primo ciclo pittorico, datato 1299, sono ancora visibili (partendo dall’ingresso): San Paolo, San Benedetto e Santa Scolastica, Il Martirio di Santa Barbara, Il Battesimo, L’Adorazione dei Magi, la Natività di Cristo, San Giovanni Apostolo, la Vergine Annunciata, le Marie al Sepolcro, la Resurrezione.

 

Nel vano sono presenti interventi pittorici successivi databili tra il XIV e il XV secolo che raffigurano (in ordine dall’ingresso): Frammento con volto di Cristo, Sant’Amico di Rambona (frammento), il frammento di un dittico con Santi Domenicani, il Miracolo di Sant’Ugo, la Crocifissione, la Crocifissione con la Vergine e San Giovanni, la Vergine col Bambino, Madonna in Trono.

 

Testo a cura della Biblioteca Comunale “Enzo M. Conti” su scritti di Enzo Conti.

 

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