Chiesa di San Serafino | scheda ospitalità

63812 Montegranaro (FM)
Italia
La chiesa, intitolata al santo montegranarese (Felice Piampiani 1540-1604) poco fuori dalle mura urbiche, sorge nella stesso luogo dove esisteva la chiesetta di S. Margherita, annessa al convento cappuccino, che venne appositamente demolita il 17 settembre 1774 per potervi costruire l'attuale edificio. I lavori iniziarono nel 1774 e si protrassero per due anni: la chiesa venne aperta al pubblico con solenni cerimonie nel maggio del 1777.
La facciata semplice e sobria, è arricchita da uno spazioso nartece ad archi a tutto sesto e culmina con un timpano, dovuto alla copertura a capanna dell’edificio. Lateralmente sono evidenti pesanti contrafforti che rimarcano tutta la struttura. Addossato al lato destro della chiesa, sorge il convento, oggi adibito a residence per anziani, che tuttora mostra al suo interno un bellissimo chiostro.
L’interno, a pianta longitudinale, è a navata unica con quattro cappelle laterali corredate da notevoli altari in radica di noce finemente intagliata. Alternate alle cappelle, sono presenti sei nicchie contenenti statue in stucco raffiguranti, nell’ordine, S. Felice di Cantalice, S. Felice da Samaringa, S. Carlo Borromeo, Sant’Emidio Vescovo, San Giuseppe da Leonessa e S. Bernardo da Offida. Lungo le pareti della navata sono disposte le quattordici stazioni della "Via Crucis", dipinti di scuola italiana del sec. XVIII.
Il presbiterio, rialzato e sormontato da un arco a tutto sesto, mostra l’altare maggiore, di notevoli dimensioni e anch’esso in radica di noce, affiancato da due pregevoli armadi che si fronteggiano con al centro due grandi tele del sec. XVIII raffiguranti la “Natività di Gesù” e la “Natività della Vergine” All’interno di detti armadi sono custoditi numerosi reliquiari.
L’altare maggiore è una grande struttura lignea fiancheggiata da colonne binate con capitello corinzio; in alto corre una trabeazione con timpano curvilineo e fregio culminante con un medaglione sorretto da due angeli fiancheggiato da due grandi vasi porta palme. La pala raffigura “ La Vergine Immacolata e S. Serafino" , opera del pittore Luigi Fontana (Monte San Pietrangeli, 1827-1908). Al centro della mensa si erge un grande tabernacolo a tempietto in legni pregiati con ricchi intagli e intarsi.
La prima cappella, vicino all'ingresso è in ricordo del primo convento dei cappuccini edificato dove precedentemente si trovava il monastero di S. Margherita, ospita due quadri, quello centrale attribuito a Filippo Ricci (Fermo 1715-1793) con "S. Anna e S. Gioacchino", l'altro rappresenta "S. Lorenzo Martire” del sec. XVII.
Nella seconda cappella vi sono due quadri, la "Morte di S. Giuseppe" attribuito a Filippo Ricci, l'altro del sec. XVIII "L'ultima Cena" di ignoto autore.
Nella terza cappella al centro dell’altare "L' Assunzione della Vergine e S. Vescovo Orante" risalente al XVIII opera attribuita a Filippo Ricci.
La quarta cappella è dedicata ai caduti di tutte le guerre e all'interno vi è un quadro rappresentante "SS. Crocifisso con Martiri Francescani" del 1739 di Filippo Ricci, da Fermo (1715-1793).
Testo a cura della Biblioteca Comunale “Enzo M. Conti” su scritti di Enzo Conti.