Il “Coppu” di Montelparo | scheda ospitalità

Il “Coppu” di Montelparo, piccolo borgo della Valdaso sopra un’altura nell’entroterra fermano, è un piatto a base di baccalà, preparato a metà gennaio in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate, santo protettore degli animali.
Nel fine settimana di questa ricorrenza religiosa, il paese organizza la Sagra del Baccalà, cui accorrono migliaia di appassionati e buongustai che apprezzano questo gustoso piatto che, per l’occasione, viene preparato in tanti modi diversi.
La tradizione del baccalà a Montelparo si tramanda dal 1703, quando i Frati Agostiniani offrirono ai paesani piatti di baccalà come ricompensa per aver contribuito alla ricostruzione di una parte di monastero crollata in seguito a scosse di terremoto.
E ancora oggi il paese conserva gelosamente quella ricetta come legame con i padri agostiniani: il baccalà bianco condito con olio, prezzemolo, aglio e pepe nero, è il sapere che i “festaroli”, i membri del comitato organizzatore della manifestazione, custodiscono e si tramandano di generazione in generazione.
La quantità di baccalà servito durante la sagra è davvero impressionante; basti pensare che il pesce viene ordinato a quintali direttamente in Canada ed è della qualità più pregiata, il famoso “gaspè”; la manifestazione è diventata talmente rinomata che per non correre il rischio di rimanere senza è necessario prenotarsi.